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Si' alle armi in casa

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato una norma del Distretto di Columbia (la Capitale degli Stati Uniti) emanata 32 anni fa che proibisce ai cittadini di Washington di tenere armi caricate in casa per autodifesa. Nel 2007 a Washington, nonostante questa legge, ci sono stati 147 omicidi collegati all'uso di armi da fuoco.
La decisione della Corte Suprema, presa con con una maggioranza di 5 a 4, avra' notevoli ripercussioni anche al di fuori di Washington: Chicago e San Francisco sono tra le citta' che hanno seguito l'esempio della Capitale nel cercare di arginare la diffusione delle armi da fuoco.
Estensore del rapporto per la maggioranza e' stato il giudice Antonino Scalia che in sostanza ha detto che il governo di Washington ha altri mezzi per arginare la diffusione delle armi. E comunque la Corte non poteva approvare una norma che in pratica avrebbe cancellato il Secondo Emendamento della Costituzione che dice: "A well regulated Militia, being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed."
E l'equivoco sul quale si danno battaglia i difensori del porto d'armi indiscriminato e quelli che vorrebbero limitare la diffusione delle armi negli Stati Uniti e' se la Costituzione faccia riferimento solo a milizie armate o anche a individui.
Inutile dire che a fare salti di gioia e' la NRA (National Rifle Association) che riunisce i fabbricanti di armi tra i quali anche l'italiana Beretta.
A votare contro la legge di Washington sono stati i quattro giudici 'conservatori' piazzati dai presidenti repubblicani.

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