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Comites e Senatore Giordano

Riceviamo da Massimo Seracini (San Diego-California) e pubblichiamo
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CHI CONOSCE I COM.IT.ES?
Silvana Mangione, che stimo per la sua prosa lucida e puntuale e la sua grande esperienza di esponente pubblico della nostra emigrazione, riporta d’attualita’ le funzioni dei Com.it.es ricordando il loro fragile, quasi inesistente impatto per le nostre comunita', nonostante siano stati la prima Istituzione votata dagli italiani all'estero ed abbiamo una diffusione capillare nel mondo dove operano oggi ben 126 organismi, diffusi in 38 Paesi!Concordo sulla sua analisi, ma sopratutto sono d’accordo con lo statement di apertura del suo servizio su Gente d’Italia:“sono fermamente convinta che una delle cose meno comprese da chiunque, per una ragione e per altra, si occupi del mondo degli italiani all’estero sia il quadro dei compiti e delle funzioni dei Com.it.es”!Sono anch’io “fermamente convinto” della pochezza dei risultati di questa istituzione, anche se ci sono eccezioni meritorie nel mondo, che mai e’ decollata come avrebbe dovuto e come speravano sia i legislatori in Patria che la crearono, che la nostra gente all’estero che ne aspettava i benefici.Lo scorso 18 marzo a Roma, durante la Tribuna Elettorale della RAI che ando’ in onda durante la campagna elettorale, in una breve, ma significativa polemica in diretta, sfidai l’On. Gino Bucchino, deputato uscente della sinistra per il Centro e Nord America, sul livello di conoscenza dell’elettorato, non solo delle funzioni, ma dell’esistenza stessa dei Com.it.es.Scommisi che avrei indetto un’indagine Gallup fra la nostra gente che avrebbe dimostrato quello che Silvana Mangione dice oggi, ma che la vox populi afferma da sempre su questa invisibile istituzione che l’On. Bucchino difendeva a spada tratta. La scommessa verteva sulla percentuale del 20%, che io affermavo come soglia massima di conoscenza fra gli intervistati. Chi perdeva, pagava di tasca sua il costo dell’indagine.Ci sono le registrazioni della RAI a conferma di queste mie dichiarazioni.Chiaramente allora l’On. Bucchino non volle raccogliere il guanto di sfida che gli lanciai ma oggi, alla vigilia di una possibile nuova elezione dei Com.it.es (se il Parlamento non interverra') la verita' su una Istituzione che deve funzionare come prima voce dell’emigrazione, con una lunga serie di funzioni e di responsabilita' che la legge gli attribuisce e che i nostri connazionali mai hanno recepito, deve uscire allo scoperto, specialmente in questo momento politico in cui a Roma i nostri interessi non sono certamente nell’agenda del Governo Berlusconi, come pure in quella dei parlamentari del PdL eletti all’estero!I Com.it.es devono essere la prima voce della nostra gente e rappresentare lo spaccato vero delle nostre comunita': i giovani, le donne, la vecchia emigrazione, le prime e seconde generazioni (che stanno esprimendo un revival di italianita' eccezionale), le nuove leve formate da imprenditori, professionisti e dai "cervelli in fuga", che sono il quadro reale dell'emigrazione italiana del ventunesimo secolo. Loro devono gestire i Com.it.es e il CGIE e sedere in Parlamento, non la “filiale estera della casta politica nazionale"! Solo se faremo questo salto di qualita’ l’Italia si accorgera’ che esistono milioni di italiani all’estero che fanno onore alla nostra cultura, producono ricchezza che arriva (gratis) anche nel Bel Paese e possono essere una risorsa notevole, che pochi paesi al mondo possono vantare.Il mio impegno pubblico e’ sempre stato mirato, sin dalla mia prima candidatura alla Camera nel 2006 per l’UDC, che mi ha sempre creduto e ispirato, a promuovere l'immagine reale dell'emigrazione italiana, sostenere le sue aspettative e valorizzare le eccellenze delle nostre comunita' che chiedono solo il rispetto e la considerazione politica e morale che si meritano milioni di italiani nel mondo che amano il loro Paese!
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PER IL SEN. GIORDANO LA PRIORITA' PER GLI ITALIANI NEL MONDO E'.............. L’INCREMENTO DELLE PROVVIDENZE ALLA STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO.
Quando ho letto il flash d’agenzia, non volevo crederci, poi sono andato sul sito del Senato e ho avuto la conferma ufficiale che il Sen. Basilio Giordano, unico rappresentante della circoscrizione del nord e centro America, giornalista, pubblicista e imprenditore della carta stampata, come di definisce nel suo curriculum, aveva veramente presentato come primo firmatario un disegno di legge per l’incremento delle “provvidenze a favore della stampa italiana all’estero”!In un momento in cui il Governo che lui appoggia ha salassato con diminuzioni anche del 50% la maggior parte dei contributi allocati al Ministero degli Esteri per le politiche assistenziali, culturali e di miglioramento dei servizi per gli italiani all’estero, lui chiede piu’ soldi per la sua casta giornalistica, fregandosene altamente delle promesse fatte in campagna elettorale e delle successive dichiarazioni dopo il suo insediamento che elencavano una lunga serie di priorita' per la nostra gente, fra cui il potenziamento di Rai Italia (non certamente del suo Cittadino Canadese!).Ma con una notevole faccia tosta, vuole anche dimostrare che la sua richiesta e’ una priorita’ per la diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero “promessa addirittura dal governo precedente” e ne ha parlato con Berlusconi, Letta e Bonaiuti. Come dire Tremonti deve trovare i soldi per la mia categoria, gli altri programmi possono aspettare! Capisco che l’esempio viene dal vertice del suo partito, che insegna che quando si raggiunge il potere, prima viene l’interesse ad personam, ma non puo’ non aver notato e constatato che, dal momento dell’insediamento del Governo Berlusconi, le nostre comunita’ sono state immediatamente penalizzate e messe in “time-out”, con diminuzioni abissali di fondi, gia’esigui e ridicoli rispetto ad altri paesi con tradizione di emigrazione molto inferiore alla nostra. S’informi il Sen. Basilio per esempio sull’entita’ dei fondi della Spagna e della Francia per i loro connazionali all’estero! The bottom line di questa mia riflesssione a voce alta, che vorrei echeggiasse nelle nostre comunita’ “loud and clear”, e’ la constatazione che e’ scandaloso che il nostro senatore chieda piu’ soldi per la sua categoria (a cui non apparterrano nel mondo piu' di 1.000 persone, ndr) come suo primo atto politico!
Massimo Seracini
San Diego, California USA

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