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Come lo vedono i suoi "amici"

Questo articolo scritto da Giuliano Ferrara per il Foglio lo dedichiamo a tutti coloro che ci accusano di avercela con il Cavaliere)
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- SI STA COME D'AUTUNNO...
Giuliano Ferrara per "Il Foglio"


Ha cacciato Fini e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l'aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale.
Dentro, Fini era un aspirante successore e il profeta di un rinnovamento di là da venire; sbattuto fuori senza tanti complimenti, un avversario mortale con spazio ampio di manovra. Ora Fini può triangolare in perfetta autonomia politica con il centro casiniano, con le opposizioni, con i poteri forti cosiddetti; e nel contempo può cercare di restare, a certe condizioni, le più utili per sé, nel perimetro della governabilità uscita dalle urne di due anni e mezzo fa.
Può discutere senza complessi con Bossi, inverosimilmente rafforzato dal comportamento autolesionista del Cavaliere, e decidere su quali temi, in quali circostanze, con quali sfumature mettere sotto e umiliare la ex maggioranza. Soprattutto, Fini è il terminale di una nuova Stimmung, di uno stato d'animo che si diffonde: e se facessimo a meno di Berlusconi, che tanti problemi ci pone?
Fanno male i video con i pedinamenti di Lele Mora che va a una festa ad Arcore accompagnato da belle ragazze. Fanno male non perché abbiano un qualche significato morale, ma perché dimostrano che il Cav., non si sa come, non si sa bene perché, è diventato un uomo di stato che non conta, che può essere messo alla berlina da gente che lo spia, che può essere tirato in ballo in storie urca-scandalistiche da una escort spacciatrice già confidente dei carabinieri, e l'impressione è che anche la convocazione al Comitato parlamentare sui servizi sia solo un tentativo di umiliazione politica ben congegnato e ben raccordato con tutto il resto.
Tutta la campagna sulla cricca aveva questo scopo di sfondo, la moralizzazione c'entrava niente: dimostrare che i carabinieri avevano mollato il Cav. e facevano quel che a loro piaceva, inventando quando non trovavano, e trovando fuffa da spacciare per romanzo criminale quando la fantasia veniva a mancare.
Letta è stato indebolito anche lui, un po' dal pettegolezzo maligno e un po' dalla rigidità sui conti di finanza pubblica, benemerita ma incapacitante, di Tremonti. Arriva infine il Giornale con il titolo: "Governo, si sfascia tutto", e un'intervista al Fatto di Feltri, che con stile cinico e brillante ha appunto "sfasciato tutto"; ora il Cav. è mollato in compagnia di Alessandro Sallusti, giornalista, e della Daniela Santanchè, pasionaria.
Non è bastata la logica di faida ex missina innescata dai colonnelli, che ha gravemente danneggiato il premier, adesso è la volta di Storace. Anche lui ha un diritto di veto sugli incontri politici del capo e dei suoi uomini o alleati.
Intanto i vescovi italiani, che non pranzano tutti a casa Vespa, reclamano sobrietà e una stabilità che non faccia galleggiare le istituzioni. La coda ruiniana del Forum delle famiglie si è agitata mestamente per tre giorni, ma il capo del governo non può recarsi a una conferenza strategica convocata e gestita dal governo. Confindustria ha già il piede sul predellino del carro vincente, è la sua missione storica. I giornaloni fanno la danza del ventre, al solito. La Rai è una fucina permanente di lazzi, frizzi ed eroismi dissidenti.
Può essere che usando in modo radicale del suo residuo potere di interdizione, una volta tornato da Seul e resosi conto della verità profonda della situazione in cui si è cacciato avvelenandosi con le sue mani, Berlusconi riesca a scompaginare ancora una volta, come un eterno comeback kid, tutti questi giochi.
Il potere di interdizione del vincitore delle elezioni si fonda sul suo seguito popolare ed elettorale, e sul suo consistente esercito parlamentare, ma dipende ormai quasi integralmente dalla benevolenza di Bossi e dalla fiducia in lui dei suoi del Pdl, sottoposti nel nord alla prospettiva di non essere rieletti. E nella Lega sono in atto, dalla base al vertice, sommovimenti tellurici, roba forte, roba che non si vede.
Però "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie", si affaccia un partito di piazzale Loreto, per adesso grottesco ma domani chissà, e la fuga dei ruffiani, dei profittatori e degli opportunisti, di cui già si era avuta qualche avvisaglia nei mesi scorsi, potrebbe farsi chiassosa e disordinata, con ulteriori effetti autunnali. Il tempo non lavora per il Cav., così sembra.
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Maurizio ci scrive da Torino


Caro Oscar,
ho letto con attenzione l'articolo di Ferrara ed i giornali di ieri e di oggi: Berlusconi é finalmente finito. Fini trionfa. Le puttane, o se preferisci le escort, popolano il Palazzo del potere. I magistrati,( con la bava alla bocca ), metteranno in galera Berlusconi. Viva Vendola. Viva Fini. Viva Bersani. Viva Casini. Persino Viva il siciliano Lombardo. Feltri doveva essere radiato e invece lo hanno sospeso solo per tre mesi. Questa é una breve sintesi. C'é chi dice che é giunto il 25 Aprile, domani sarà piazzale Loreto. Questa caro Oscar é la stampa italiana che, tolte due testate, é tutta di sinistra come le TV. Dicono che Berlusconi é il padrone despota delle televisioni e Santoro, Floris, Gad Lerner, Saviano e Fazio, Dandini ecc. gli unici che hanno il "coraggio eroico" di dire la verità. Questa é l'ultima di questa sera.Sai cosa penso? Che la maggioranza silenziosa per ora rumina e macina. Ne riparleremo il 28 Marzo, cioé il giorno dopo le elezioni. Cosa ne dici? Ti saluto.
Maurizio.
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Rispondiamo:

Chi crede che Berlusconi sia finito non conosce l'uomo. Dara' ancora molto filo da torcere ad amici, nemici e antipatizzanti.

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Saverio Gentile ci scrive e risponde a Maurizio


Berlusconi e' finalmente finito? Magari... e mi viene da sospirare. Non lo sapremo fino a quando scrivera' "Le mie prigioni (d'oro)". Ma non e' questo il punto, almeno il mio. Non e' la fine di qualcuno che dovrebbe fare notizia ma l'inizio di qualcosa. Ma questo qualcosa tutti gia' lo chiamano il dopoberlusconi che si sussegue all'antiberlusconi. Insomma, come disse qualcuno: parlate bene o male di me ma parlate. Il fatto stesso che per il signor Maurizio (e tutta la corte Berlusconiana) tutto cio' che si oppone a Berlusconi e' di sinistra conferma che la conveniente semplicita' dell'uso dello stereotipo e' scaduta nella degenerazione, lo slogan. Ma sono gli ultimi strascichi di una campagna mediatica a cui oramai non crede piu' nessuno. Perche' signor Maurizio, qua non si tratta piu' di essere contro Berlusconi ma contro le azioni distruttive dettate dalle sue chiamiamole cosi' idee. Sono certissimo che Lei e' una brava persona, onesta almeno, ora quindi risponda ad una domanda: Non appena Berlusconi si rende reperibile ai giudici (magari accompagnato per la mano dai suoi amici Ghedini o Fini qual'e' secondo lei la probabilita' che sia condannato per almeno uno dei crimini imputatigli? Per me questi crimini non hanno colore o odore. Se dunque lei e' davvero una persona onesta, questa domanda dovrebbe spaventarla ed allora si, ne riparleremo il 28 Marzo.

Saverio Gentile.

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Maurizio risponde a Saverio Gentile

Caro Oscar, vorrei rispondere al Sig. Saverio Gentile, non dopo averti ringraziato per la tua risposta. Veda Sig. Saverio, io sono uno semplice. A me basta che quando la maggioranza degli Italiani ha votato un qualunque personaggio politico mandandolo a Palazzo Chigi, la maggioranza degli italiani abbia diritto di essere governata da questo personaggio senza che un qualunque PM abbia la possibilità di mettersi di traverso. Come vede, ho pensieri molto semplici. La saluto con cordialità.

Maurizio.

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