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Un'altra piccola differenza tra America ed Italia

Il presidente Obama ha 49 anni. Nei giorni scorsi ha annunciato un profondo avvicendamento ministeriale. Al posto del dimissionario (si fa per dire) chief of staff, Ramm Emanuel (che col suo caratteraccio gli aveva creato problemi piu' che risoverli) dopo una accurata selezione ha chiamato William Daley, imprenditore, appartenente ad una famiglia di politici che ha dato il piu' 'longevo' sindaco di Chicago. Quanto al suo valido ministro per l'informazione, Robert Gibbs, che e' con lui da piu' di otto anni, due anni e mezzo a contrastare l'aggressione quotidina dei corrispondenti dalla Casa Bianca, sono piu' che sufficienti. Giustamente il 39nne Gibbs ha voglia di guadagnare un po' di piu' (le paghe, a cominciare da quella del Presidente sono ridicole se paragonate a quelle delle imprese). Il sostituto di Gibbs sara' comunque un trentenne. Anche il ministro della difesa, il repubblicano Robert Gates nato nel '47, ha deciso di lasciare. E lo svecchiamento di questo importante ministero e' sicuro. Queste decisioni del Presidente Obama sono motivate non solo dalla necessita' di avere energie nuove all'interno del Gabinetto, ma anche dalla impostazione politica che vede Obama costretto a tenere conto che la House of Representatives e' ora in mano ai repubblicani e si rende necessario un cambio di rotta, spostando verso il centro la barra della decisione politica. Esattamente come fece con successo Bill Clinton.

In Italia abbiamo il presidente Napolitano che ha 85 anni; il Premier Berlusconi (74), il suo portavoce Bonaiuti, nato a Firenze, 7 luglio 1940 e il tuttofare omnipresente Gianni Letta che di anni ne ha 74 compiuti.

E poi attaccano il giovane sindaco di Firenze Matteo Renzi quando parla di rottamare la nomenclatura del suo partito, il PD, il cui segretario generale, Luigi Bersani ha appena 60 anni. Un ragazzino al confronto. Avanti i giovani!

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