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Qualche ora a Malibu'


Tra i vari canyons il Topanga e' quello piu' usato per raggiungere la costa. Forse perche' e' pieno di curve sulle quali si cimentano finalmente gli appassionati della moto. Che ormai in America si dividono in due grandi categorie: quelli delle Harley Davidson (o simili) e quelli della Ducati (o simili). Per i primi la moto e' solo un modo di fare status, dal caschetto figo, alle giacche di pelle e stivaletti ad hoc. Gli altri guardano con disprezzo quelli delle Harley perche' loro sanno domare destrieri con potenze notevoli. Le due categorie sono accomunate dal rumore delle moto sulle quali posano il culetto. Quelli della Harley Davidson sanno che il mitragliamento del loro motore e' stato brevettato nonostante il casino che fa. Gli altri vanno in orgasmo per le partenze a brucia pelo ai semafori con il motore che canta a diecimila giri.
Poi uno arriva sul Pacific Boulevard e si avvia in fila indiana con altre migliaia di macchine verso Malibu'. E prima della cittadina puo' 'ammirare' l'incredibile varieta' di casette (dai due milioni di dollari in su) ognuna diversa dalle altre ma tutte all'insegna di di un indiviualismo stilistico che fa venire il mal di stomaco, con i cavi della luce che pendono in un filaio da quarto mondo, e uno si chiede se questa sia l'America degli astronauti e di Google. Mi dice Marco: "Non puoi giudicare. Questa e' la loro cultura. Non hanno punti di riferimento che sono entrati da secoli nel DNA degli italiani a qualsiasi classe appartengano." Mutatis mutandis, come dire: "Ma perche' questi americani mettono nello stesso piatto l'insalata, il dolce, la carne, la pasta (scotta) quando si recano ad un party?" Tanto nello stomaco poi tutto si ammucchia.
Lunch con attesa di venti minuti nonostante la prenotazione all' Habana Cafe', dove si danno appuntamento le stars con figli e abbondano le Vipers parcheggiate, mentre Ferarri e Lamborghini sono quasi sparite.
In una nota boutique ci imbattiamo in una vecchina dal grande naso, assistita da due premurose venditrici. Una giovane asiatica le si fa incontro salutandola con calore: "Ms. Streisand how are you doing?' L'attrice cantante non la degna di uno sguardo. Confermando la regola d'oro che a LA e dintorni non si salutano le star. Anche perche' ce ne sono troppe.

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