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Tempi duri per giornalisti e editori


Tempi duri per i giornalisti e editori.
Nella sua ultima conferenza stampa il presidente Obama ha ingaggiato una polemica, sia pure tenuta sul filo della cortesia, con il giornalista Ed Henry. Questo valido professionista ha lavorato per anni alla CNN come corrispondente politico dalla Casa Bianca. I suoi servizi grondavano simpatia per il candidato Barack Obama e poi, dopo l'elezione, per il Presidente. Ed Henry si e' fatto 'convincere' dai dirigenti della Fox TV, il canale di Rupert Murdoch e da poco e' trasmigrato nella redazione politica di questa emittente di cui e' stato nominato responsabile. Nella conferenza stampa alla White House, in occasione della visita del primo ministro sudcoreano, Ed Henry ha rivolto la prima domanda indirizzandola al presidente Obama e chiedendogli se considerasse un 'atto di guerra' la scoperta del complotto iraniano per l'assassinio dell'ambasciatore saudita. Il giornalista per dare maggiore spessore alla sua domanda ha citato una dichiarazione del candidato repubblicano Mitt Romney che ha detto: "Se non volete che l'America sia la piu' forte nazione del mondo io non sono il vostro Presidente. Oggi avete quel presidente." Obama ha sorriso al giornalista e gli ha detto: "Non sapevo che lei fosse il portaparola di Mitt Romney." Ed e' passato a rispondere ad altre domande. Una battuta micidiale che mette in forse l'obiettivita' di un professionista dell'informazione.
Politico e' un grande blog molto seguito in tutta l'America ed all'estero. Kendra Marr, giovane giornalista di punta della testata e' stata invitata a dare immediate dimissioni quando si e' scoperto che aveva infarcito un suo pezzo con materiale ripreso da articoli di altri colleghi senza citarne la fonte.
Quanto a Rupert Murdoch ed alla sua figliolanza al comando dell'impero mediatico piu' grande del mondo gruppi di azionisti di minoranza hanno deciso di fargli causa imputandogli il danno di immagine subito per colpa degli scandali che hanno investito la gestione dei suoi tabloid.



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