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Allegri ragazzi: anche qui rubano e frodano..









Il presidente del consiglio del governo di Washington DC, Kwame R. Brown, 41 anni, ha rassegnato le dimissioni dall'importante incarico perche' sotto accusa per frode bancaria. L'accusa e' contenuta in tre pagine della Corte Federale del Distretto di Columbia in cui si afferma che Brown ha falsificato i suoi dati nel riempire una richiesta per la concessione di un prestito e per comprare un SUV da 50mila dollari. Brown ha gonfiato di decine di migliaia di dollari la sua dichiarazione relativa a quanto guadagna. L'ex presidente era sotto investigazione da mesi per quanto riguarda le sue finanze personali e le spese sostenute nella propria campagna elettorale del 2008. La frode bancaria prevede un massimo di trenta anni di detenzione. Ovviamente Kwame R. Brown si e' dichiarato fiducioso che tutto sara' chiarito in breve tempo a suo favore ed ha ringraziato i giornalisti per avere atteso la sua uscita per ore. Sembra che anche in questo caso il signor Brown si sia trovato a corto di moneta perche' impegolato in una pesante relazione amorosa, nonostante sia sposato.
PS: Brown il giorno dopo ha ammesso di essere colpevole.
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Egregio Oscar,
trovi sempre parecchie notizie che son spesso ignorate dai media nostrani per cui seguo il blog con interesse.
Mi dispiace far notare che preferirei leggere messaggi ai connazionali che stimolassero il loro amor proprio e la loro voglia di competere che purtroppo  e' da tempo anestetizzata, particolarmente nelle nuove generazioni. Non condivido messaggi del "mal comune mezzo gaudio" come quella odierna. Di cronaca nera e cattiva politica siamo gia' saturi nella penisola. Quel che manca da noi sono situazioni innovative.
Sarebbe interessante lanciare messaggi sulle realta' positive americane che sono senz'altro piu' numerose delle notizie sugli americani ciccioni o sui loro serial killers. I giovani italiani devono rendersi conto ad esempio della realta' dei colleges con i loro campuses e la miriade di attivita' sportive, nonche' la competizione che esiste tra varie universita' nel qualificarsi alle nominations dei Nobel .Universita' in cui le grandi corporations investono milioni pur di accapararsi giovani talenti.
I giovani italiani avrebbero il diritto di vivere in una societa' che permetta loro di accedere ad una scuola che non richieda di vivere ammassati in appartamentini ammobiliati in quartieri degradati, schiavi di mezzi pubblici inaffidabili, alla merce' di baronie radicate. Il governo afferma che in america c'e ampia disponibilta' di  spazio pubblico, salvo poi garantire ai francesi enormi lottizzazioni su cui aprire le centinaia di carrefours, auchans, leclercs, decathlons, etc.....priorita' ai centri commerciali, non all'education.........o il diritto alla  ricerca in ogni campo, dalla chimica alla medicina, ai social networks, ogni campo insomma dominato da giovani trentenni che nella penisola faticano invece a trovare impiego nei call centers.
Al giovane italiano bisogna comunicare le possibilita' cui puo' accedere un suo coetaneo in america, dando esempi di realta' consolidate e stimolandoli a cercare di ottenerle a casa propria.
Forse chiedo cose fuori tema dal blog, peccato,
grazie comunque e cordiali saluti
giancarlo belluso
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Caro Oscar, al contrario del Sig.Belluso, trovo questa notizia rassicurante ed in un certo modo emblematica dei diversi sistemi dell'amministrar Giustizia. Mr.Brown si é dimesso perchè indagato. Da noi avrebbe atteso la sentenza definitiva che normalmente, da noi, arriva dopo sette otto anni e quindi non si sarebbe dimesso mai; infatti se si fossero dovuti dimettere gl'indagati del nostro Parlamento avremmo il vuoto sui banchi... e forse sarebbe la fortuna del Paese. Mr. Brown ha un po' "gonfiato" il proprio bilancio per comperarsi un SUV da appena 50.000 Dollari, qui, nella sua posizione, un "piccolo" credito così lo avrebbe ottenuto anche telefonicamente o l'auto l'avrebbe immediatamente avura "in comodato" da un "donatore anonimo". Da noi la frode bancaria comporta...discussioni a non fininire e la denuncia dei redditi corretta a Photoshop è tollerata e alle volte anche "suggerita". Si tranquilizzi quindi il Sig. Belluso che invito a leggere la notizia dal giusto verso: in una Democrazia sana e reale il Cittadino, che sia spazzino o Presidente, se sbaglia ne subisce le conseguenze mentre in un Paese malato di "dittatura della burocrazia" come il nostro paga solamente, ogni tanto, qualcuno scelto, a caso o a bellaposta, tanto per salvare la faccia, per poi mitigare o annullare la sentenza nella fase successiva di giudizio.
franco franceschi
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Caro Oscar, 
meno male che anche lì frodano e rubano. Il guaio é che a frodare da noi sono molti di più e ciascuno di loro ruba di più. . . e anche legalmente, per esempio votando pro domo loro leggine ad hoc. Ti abbraccio con tristezza. 
Maurizio.
Torino
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Caro Oscar, la vostra realta' e' nettamente diversa e la conosci benissimo: da voi chi ruba si dimette, da noi Italia no, anzi...
remodaroma@yahoo.it
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A prescindere che mal comune non fa mezzo gaudio, e' solo il pensiero di un rassegnato a non poter veder cambiare lo stato delle cose. Dovremmo vedere la percentuale che abbiamo in Italia e quella che abbiamo negli USA, oltre al fatto dell'impunita' o meno. Qui proprio in Italia siamo male, si giocherella, credimi, specialmente sulla pelle di pantalone.

Armando





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