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Ceto politico vecchio e nuovo appare così debole, così incosciente, così inconcludente e cialtrone....

(Da un editoriale di Luca Ricolfi su La Stampa)
"Il dramma delle prossime elezioni, siano quest’autunno o siano questa primavera, è proprio questo. L’Italia avrebbe bisogno di un governo politico, dotato di visione, di coraggio e di legittimazione elettorale, che la portasse fuori dalla palude in cui si è cacciata. Ma il ceto politico vecchio e nuovo appare così debole, così incosciente, così inconcludente e cialtrone, che in molti cominciamo a pensare che, tutto sommato, un nuovo governo Monti sarebbe meglio che riconsegnarci a forze politiche che non saprebbero dove portarci. Con una piccola complicazione, però: che i governi li fa il parlamento, e tutto fa pensare che il nuovo parlamento non sarà molto migliore di quello che ci lasceremo alle spalle."
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Grazie caro Oscar. Purtroppo Luca Ricolfi ha perfettamente ragione. Temo che in troppi sperino nell'arrivo di un "Uomo Forte". Sarebbe peggio del disastro. Ti abbraccio. Maurizio. (Torino)
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Caro Oscar,

Interessante il tuo articolo, soprattutto la frase da te pronunciata del "double stardard" tipico del ns. agire italiano. Questo modo di fare che ci caratterizza èuno dei fattori della nostra iperbolica crisi. Criticabili quanto si voglia, ma i comportamenti di paesi quali europei Germania, Francia, Inghilterra ed altri, seppur pieni di scandali vari, sono indici di "esser nazioni". Noi ci riconosciamo in questo essenzialmente quando si parla di sport, calcio, Ferrari, Tomba e poco altro. Per il resto .... "u' ben s'impingua se non si maneggia" (parafraso Padre Dante).

Ti riporto, come controesempio di valido modo di governare cosa succede in Francia.

Nel seguito sono elencati i primi gli interventi apportati da Hollande (non parole,fatti) in 56 giorni di governo:
  • Ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta; il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie dissestate.
  • Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture         aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”. Via con le Peugeot e le Citroen: 345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani scienziati  disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.                                
  • Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del  75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno. Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.
  • Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli nvestimenti nelle infrastrutture nazionali.                                
  • Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare  soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.    
  • Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni  e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.                                
  • Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione): chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre  strumenti finanziari paga una tassa  supplementare: prendere o lasciare.                                
  • Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole”  in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio 

RISULTATO:

Ma guarda un pò! SURPRISE!! Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia. E’ arrivato a soglia 100 (da noi ha superato abbondantemente la soglia 500!). L’inflazione non è salita. La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Da contribuente supertartassato ed inerme nei confronti di governi imbelli ,incapaci, tornacontisti, in perenne conflitto d’interesse nei suoi componenti, creati da un Parlamento “casta d’interessi” che protegge un’inerte classe di parassiti e sanguisughe che operano male nel bene e bene nel male, vorrei sapere perché in Italia queste cose non solo non si fanno, ma neanche si dicono. Basterebbe cosí poco, basterebbe essere una “Nazione” e non qualcosa che si richiama al detto di Metternich, cioè il somigliare più ad una espressione geografica.

Vale quello che disse di noi un grande saggio, commentando la ns. Costituzione Repubblicana: “ Nella nostra democrazia il cittadino è libero soltanto prima d’entrare nella cabina elettorale per esprimere il suo voto. Immediatamente dopo è schiavo dello Stato e della sua Casta!”.

Un caro saluto,
Aldo
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Ringraziamo il nostro Lettore ma si tratta di una bufala che gira da diverso tempo su Internet.
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