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Lettera aperta al Ministro Anna Maria Cancellieri

Gentile Signor Ministro  dell'Interno Anna Maria Cancellieri:
Siamo convinti che i Suoi uffici riusciranno a segnalarLe questa nota.
Abbiamo letto con interesse l'intervista da Lei rilasciata nella quale parla di 'sprechi'  e di 'regole da cambiare' per quanto si riferisce alle scorte distribuite in Italia allegramente a tutti gli appartenenti alla casta (stavamo per scrivere 'cani e porci' ma ci siamo trattenuti).
Desideriamo ad adiuvandum riferirle una nostra personale esperienza di qualche anno fa:
Stavamo per entrare allo University Club di Washington DC, a due passi dalla Casa Bianca, dove si riunisce il Rotary omonimo del quale immodestamente facciamo parte.
L'amico che era con noi dice: "Guarda chi c'e li' ". Appoggiato alla balconata che da' sulla 16ma strada abbiamo visto Donald Rumsfeld, sino a poco prima uno degli uomini piu' potenti del mondo, responsabile al massimo grado dell'occupazione dell'Iraq. Voluta forse per farsi perdonare quelle foto del 1983 che lo ritraevano a colloquio-bacia l'anello con Saddam Hussein quando si trovava da quelle parti a vendere impianti chimici che avrebbero potuto essere convertiti nella produzione di armi di distruzione di massa. Ma non lo furono perche' il dittatore era troppo sicuro delle sue relazioni undercarpet con gli americani.
Donald Rumsfeld non aveva scorta che lo proteggesse, non aveva auto blue. Stava semplicemente aspettando un amico per entrare nella riunione del Rotary dove avrebbe presentato il suo ultimo libro.
Il giorno dopo il Washington Post pubblicava una 'breve' in cui si raccontava questa storia: Rumsfeld era in coda ad una fermata dell'autobus. Dalla fila esce un tizio che gli si fa incontro e lo apostrofa violentemente dicendogli che lui e' stato la causa della morte del figlio in Iraq.
Rumsfeld non batte ciglio. Arriva l'autobus, ma Donald Rumsfeld non sale. Aspetta il successivo.
Quando il contribuente italiano avra' il piacere di vedere un ex potente salire sull'autobus o in metropolitana come un normale cittadino?
Molti cordiali saluti dalla Capitale degli Stati Uniti.
Oscar Bartoli
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(Questa lettera e' stata ripresa da Libero del 18 agosto 2012)
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Basta vedere cosa ha fatto Hollande. Ma ci vuole coraggio e ideali che da noi sono stati seppelliti sotto i milioni di apparecchi televisivi media e messaggio del consumo di massa.
Cinzia Furlanetto
Washington DC

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Caro Oscar
condivido la tua riflessione, molto elegante da gentleman, vorrei scriverti le mie riflessioni ma mi trattengo e non sarebbero da un gentleman  perché sono stufo di essere preso in giro  sia da questo governo chiamato "dei tecnici", che io l'ho definito il " IL BOIA DELLA POLITICA", sia dalla classe politica e sia dal potere giudiziario che fa le tre scimmiette. Mi fermo qui, solo mi dispiace che, oltre ad essere spariti i valori sono spariti anche gli uomini Italiani, sono rimasti solo maschietti e femminucce. Scusami non vado oltre se no ti scrivo un libro, spero che non mi mettano le tasse anche su questa mia affermazione che avrei l'intenzione di scrivere un libro.



Cordialmente
Giovanni Domma
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Caro Oscar,
oggi stavo facendo la spesa in un supermercato in via Libertà a Palermo e mi sono imbattuto in una classica scorta che stava a controllare la sicurezza di un Giudice che nel pieno della Sua giornata lavorativa stava facendo la spesa con tre guardie attorno a Lui tra i banchi delle carni, dei latticini, dei vini etc. e altre due guardie erano fuori con due macchine di servizio scorta, alla faccia dello spreco......oggi nessun Giudice è più in pericolo poiché a differenza del periodo di Falcone e Borsellino non vi sono più indagini patrimonio di singoli P.M. Dunque questa non è una necessità ma è uno "status symbol" che ormai è talmente diffuso che non lo potrà sradicare nessuno.
Tu che puoi arrivare al Ministro Cancellieri o a ad altri che contano, perché non segnali questi abusi e tanti altri simili.
Colgo l'occasione e abuso anche io della Tuo potere mediatico e vorrei che Tu trasmettessi una semplice soluzione per il caso ILVA di Taranto, quasi un uovo di Colombo.
Basterebbe affidare l'acciaierie ILVA ad un Amministratore Giudiziario o ad un Commissario con l'incarico preciso di bonificare tutta la zona e l'intera acciaieria modernizzando gli scarichi degli alti forni con depuratori o qualsivoglia altro ritrovato possa filtrare gli scarichi nocivi e velenosi etc. utilizzando gli utili della stessa acciaieria, le risorse stanziate dal nostro attuale Governo e quelle comunitarie che sicuramente arriveranno.
Finita la messa in sicurezza di tutti gli scarichi della ILVA, continuare a utilizzare gli utili dell'acciaieria per il risarcimento agli ammalati creando contemporaneamente un fondo sanitario per eventuali altri casi.
Per farla breve i proprietari, i Sigg. Riva potranno ritornare in possesso di questa enorme azienda solamente quando tutto sarà stato risolto a patto e condizione che tutto sia mantenuto in efficenza con controlli periodici affidati alla Guardia di Finanza o Carabinieri......
E tutti vissero felici e contenti.
Scusa Oscar, io non so se Tu potrai trasformare in realtà la mia speranza di far leggere queste due semplici e modeste riflessioni/denunce al Ministro Cancellieri ma almeno ci sto provando.
Un caro saluto
Onofrio Egidio Porcasi (Palermo)

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Signor Bartoli buonasera,
quello che le descrivo è, secondo me, il concime di tanto mal costume.
L’altro giorno mi chiedevo, o meglio, chiedevo al Presidente del Consiglio (tramite lettera ad alcuni quotidiani), cosa mai insegnassero nelle università italiane che rendesse i capitani di industria “asociali” e i politici “amorali”.
Ohibò, questa mattina (Venerdì 17) il Preside mi risponde con le parole di Donato Masciandare, docente di Economia della Bocconi, e lo fa alla radio a Prima di tutto.
Indovinate chi viene definito “chiagne e fotte” dall’esimio prof.?
Dunque, il popolo dei “chiagne e fotte” è il popolo che fa del merito una caratteristica dirimente, che si applica tenacemente per raggiungere un grado elevato di professionalità, che più di ogni altro nel suo continente investe in ricerca, che dello stesso continente traina l’economia esportando ovunque prodotti di alto livello tecnologico e che, va da sé, rispetta le leggi e paga abbastanza regolarmente le tasse. Sì, avete capito bene, il popolo dei “chiagne e fotte”, secondo il dotto docente, è il popolo tedesco. Sapete perché? Perché non vuole spendere i soldi che ha guadagnato e messo da parte per pagare i debiti di chi ha sperperato le proprie ricchezze con una politica di prebende, privilegi e donazioni a pseudo lavoratori che campano alle spalle dello Stato: la Grecia. Poi il prof. Specifica che anche in Italia ahimè ci sono i “chiagne e fotte”: i lumbard e i loro simili, of course. Be’, se questi sono i docenti si intuisce quale possa essere il livello dei discenti.
Cordiali saluti
Roberto Bellia
Vermezzo MI Italia
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Caro Oscar,
gli uomimi ragionanti non possono non condividere i tuoi pensieri e le tue riflessioni, ma quanti sono questi UOMINI?
iL POPOLO ITALIANO è IN CRISI DI assuefazione, perchè le CASTE hanno il potere.
Le SCORTE, sono diventate un simbol (Politici, Magistrati, Funzionari delle istituzioni, Giornalisti, Sindaci ed altri, hanno formato una catena di S. Antonio, con grandi poteri, mentre il popolo come al solito, deve obbedire,  quanto tempo però potrà sopportare?
Ho sentito alla televisione italiana tempo addietro un ministro, che poi si è dimesso, ma stà preparando un altro partito; di aver detto " che avrebbe denunciato chi gli ha pagato una casa", questo è il colmo dell'onestà, è come l'ubriaco che non riesce a trovare alcool, certo lo cercava dal medico.
Le lettere maiuscole o minuscole non sono a caso.
Ti saluto sinceramente e ti leggo sempre con gioia, ma non puoi raffrontare l'uomo americano con quello italiano, occorrerebbe prendere esempio dai francesi della fine del XVIII° secolo.
Viva la  Democrazia.
Rafffaello dalla Val di Chiana
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Caro Oscar :    PERFETTO   !!!       Marino Folgori
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Salve, io credo che dovremmo ringraziare i nostri parlamentari di aver fatto diventare i nostri figli tutti intelligentissimi: infatti a scuola non si boccia più.
Ringraziamo i sindacati (ed i relativi partiti di riferimento) per aver reintegrato al lavoro anche chi è stato sorpreso con le mani nella marmallata).
Infine è da apprezzare l'impegno mostrato per la loro rinuncia al faraonico stipendio se non altro per evitare fughe di cervelli all'estero.(con 1000 euro al mese/parlamentare quante borse di studio ci si finanziano?).
Cordialmente
Enrico da Pisa

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Caro Oscar, parole sante!  Sono assolutamente convinta che si ridurrebbero i danni perché in caso di attentati  ci andrebbe di mezzo soltanto l’interessato e si limiterebbero i morti.
Però la tua lettera mi ha riportato alla mente le tragiche discussioni sulle scorte sollevate dall’assassinio di Biagi. Forse da voi se ne è parlato poco, ma qui ci furono feroci polemiche e un ministro si dovette dimettere. Dolorosi ricordi a parte, mi è balenata qualche idea irriverente e terra terra.
Intanto sai meglio di me che il risparmio sarebbe minimo e l’operazione avrebbe l’effetto di far vedere che siamo tutti uguali sotto il sole.
Poi – chissà perché? – la tua lettera mi ha riportato alla mente un infausto manifesto, intriso di odio di classe, partorito da qualche cervellone eccitato per la vittoria politica di – giorno più, giorno meno – sei anni fa. Non vorrei che adesso qualche spirito perso ci facesse trovare i muri tappezzati di un gioioso “Anche i politici piangano!”.
Poi, sia chiaro che, in caso di esito positivo, la norma deve valere per tutti. E quando dico tutti intendo TUTTI: chi fa politica, chi intercetta, chi è intercettato e chi sulle intercettazioni fatte agli altri non trova niente da ridire!
Ultima considerazione: visto che si parla principalmente di politici, si parla di Roma. E se tutti si mettessero ad andare in autobus una riunione – poni caso un consiglio dei ministri – fissata – poni caso – per le dieci a che ora slitterebbe col traffico che c’è e con i bus che non passano mai?
Un caro saluto Kathia
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Caro Oscar,
certamente il buon esempio deve partire dai potenti.Ma credimi, le dichiarazioni della On Cancellieri, come quelle che tutti i giorni fa il Primo ministro Monti cosi non risolveremo più niente e sarà il definitivo declino come lo fu per l'antico impero romano di occidente. Ti prego non stare fermo li’, abbi io coraggio di venire in italia a fare un tour nelle piu importanti città, se in estate vai anche in qualche località di turismo, ti verrà voglia di scappare, di rinnegare il tuo paese. Non abbiamo senso civico, non abbiamo amor patrio, per vedere una bandiera devi passare davanti ad una caserma militare, ma sono quasi tutte chiuse,oppure che ci sia una partita della nazionale di calcio. Nessuno fa niente tutti vogliono, abbiamo definitivamente creato la società dei diritti e nessun dovere. Non lavoriamo più, perchè tutti i lavori che si possono fare in un paese come il nostro senza materie prime e che vive prevalentemente di manifattura sono lavori, che per carità, io non lo faccio, e allora, i cinesi ci stanno acquistando di sana pianta gli immigrati dell'est vengono per lavorare ( credo 6 mesi) poi tornano a casa e noi gli mandiamo l'assegno di disoccupazione che comunque quando sono nei loro paesi vale almeno 5 volte il loro normale stipendio. Fini, terza carica dello stato, sono anni che riserva a se stesso e alla sua scorta uno dei migliori alberghi in prima fila sul Tirreno, si parla di 80 mila euro a stagione. Potrei continuare all'infinito, ma un manager o capofabbrica americano farebbe da solo meglio di tutta la nostra classe dirigente. Vieni forse ci puoi aiutare più di quanto credi.
Con stima
Riccardo Concetti

(Oscar risponde: In italia ci vengo almeno tre volte all'anno. Sto per partire per un lungo periodo. Giro l'Italia dal nord al sud e isole per presentare i miei libri. L'Italia e' sempre piu' bella, la gente fantastica, se presa a piccole dosi. Quanto ai guai nazionali sono sicuro che vi riprenderete. Sursum corda, please!)

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