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La rabbia crescente



Non tutti e soprattutto i politici che ad ogni livello si affannano per ripresentarsi alle elezioni,  si rendono conto della rabbia e della disperazione crescente degli italiani che non arrivano alla fine del mese, dei disabili veri che non sono messi  in condizione di vivere.

Tutto questo, mentre si viene a conoscenza dei furti milionari dei falsi ciechi e di quelli miliardari dei consiglieri regionali del Nord, del Centro e del Sud.  E’ drammatico dover pensare che, dopo 150 anni, l’Italia sembra essersi unita nel malaffare e nell’illegalità.

Non possiamo meravigliarci che chi non fa parte del sistema, corrotto fino all’inverosimile e che vive sul peculato, si rifiuti di votare.

Tangentopoli aveva come protagonisti persone appartenenti al vertice della classe politica ed economica. Oggi invece, viviamo nel fango che avanza dal basso ed è molto più diffuso di allora.

Il Ministro Cancellieri ci invita a considerare la situazione con razionalità e non con l’emotività che si esprime con la violenza e con i forconi. Questo accade anche, quando non si vede una via di uscita. Per questo chiediamo a Mario Monti e ai ministri del suo Governo, che, consapevoli della situazione, si adoperino per dare un po’ di ragionevole speranza ai cittadini esasperati.
Beatrice Rangoni Machiavelli
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Caro Oscar, è sotto gli occhi di tutti il terribile degrado della politica itaiana che ci "regala" ogni giorno scandali e ruberie di qualsiasi tipo considerate ancora oggi normale tran tran quotidiano.
Insomma,cosi' facevano tutti e quindi era tutto "regolare".Purtroppo ho il timore che la malattia abbia contagiato, nel corso di lunghi anni, anche molti italiani che nulla hanno a che fare con la politica.A pensarci bene forse si tratta di una patologia endemica presente nel nostro amato Paese oramai da tempo immemore.Quello che più colpisce però è la totale assenza di reazioni da parte di noi italiani.E si che motivi per protestare ce ne sarebbero molti ma è tutto fermo come se la rassegnazione avesse preso il sopravvento.O forse si è in attesa del vincitore per poi schierarsi al suo fianco sperando in doni e prebende.I buoni per la benzina fanno comodo...come insegna il triste caso Fiorito.Come noterai, non sto andando sul sottile. Questo "chiagne e fotte" non mi è mai piaciuto e temo che occorreranno moltissimi anni affinchè nasca, finalmente, un nuovo italiano che potrà farsi conoscere nel mondo per i suoi innumerevoli pregi e non più per la proverbiale furbizia e inaffidabilità.Abbiamo dato molto alla storia dell'intero mondo ed è ora, adesso,di ricominciare a comportarci da persone serie ed adulte.Un caro saluto, Roberto

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