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Come salvarsi dal tornado



I ventiquattro morti per la furia del tornado che si e' abbattuto sulla cittadina di Moore nei sobboghi di Oklaoma City ripropongono all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale il problema della popolazione che vive nel cosiddetto "storm alley', il vicolo degli uragani. 
Nell'episodio di Moore sono morti sette bambini sepolti dal crollo della loro scuola elemntare. 
La domanda che sorge spontanea e' per quale ragione non fosse stata prevista al disotto della scuola una 'cellar', sorta di cantina bindata nella quale si rifugiano le persone all'avvicinarsi di un tornado. Queste cantine sono dotate di generi di conforto, apparecchiature radio e telefoniche per mantenere il contatto con il mondo esterno.
Ma soprattutto: come possono convivere queste popolazioni con la paura costante dei twisters che agiscono come grandi scalpelli sul terreno sul quale si abbattono con venti di 300 KM all'ora che agiscono come un aspiratore sollevando strutture delle case, auto, manufatti e scagliandoli a miglia di distanza.
Secondo Mike Smith un meteorologo,  senior vice president della AccuWeather Enterprise  e autore  di  “When the Sirens Were Silent” ci sono diversi miti da sfatare.
A cominciare da quello che i meteorologi fanno un pessimo lavoro e non sanno prevedere gli uragani. Secondo Mike Smith nel 2011, 553 persone sono morte negli Stati Uniti per uragani. Con l'esclusione di quattro, tutte erano al corrente di quello che stava per succedere.
Mentre negli anni '90 il preavviso di un uragano era di cinque minuti, oggi grazie ai radar, alle simulazioni sul computer ed alla ricerca, il preavviso e' di 12 minuti. Per quanto riguarda la cittadina di Moore il preavviso era stato addirittura di 36 minuti. Ma la sensibilita' della popolazione e' attenuata non solo dalla frequenza degli uragani di piccole dimensioni, ma soprattutto dai falsi allarmi. I quali inevitabilmente accadono quando si tratta di prevedere il bizzarro comportamento di Madre Natura. Le sirene suonano pochi minuti prima dell'evento disastroso, ma la gente e' informata attraverso radio e televisione. Qualcuno sugerisce di realizzare dei rifugi collettivi sotterranei nei quali la popolazione potrebbe rifugiarsi. Ma si tratta di una proposta insensata tenendo conto che dovrebbero essere attrezzate strutture delle dimensioni di uno stadio, con tutti i problemi di congestionamento del traffico. Si calcola che siano duemila ogni anno le vite salvate dalla tempestiva informazione sull'arrivo dei twister. Le autorita' si affannano nel raccomandare alla popolazione di rifugiarsi nelle cantine attrezzate sotto la casa, oppure dentro un armadio o nella stanza da bagno. Ma spesso gli incidenti mortali avvengono perche' ci sono quelli che si avventurano fuori dei rifugi alla ricerca del cane o del gatto o perche' vogliono mettere in garage la macchina che verra' risucchiata inevitabilmente dalla furia del vento. Quanto al fatto che vi sia una recrudescenza nella frequenza e violenza dei tornado Mike Smith sostiene invece che non ci sono dati certi per confermare che il riscaldamento globale possa portare a questi fenomeni.