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Bancarotta etica e morale?

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Il Rotary Club Peninsula di Palos Verdes (Los Angeles) e' noto per avere sede nei saloni di uno dei piu' suggestivi golf club della California. E per annoverare tra i suoi membri esponenti della finanza e dell'economia ancora in attivita' o pensionati con consistenti ricchezze da smaltire.

La presidente uscente Suzan Zimmerman mi ha chiesto di commentare il ricordo del D Day, l'invasione della Normandia di settanta anni fa.

Nel mio intervento ho detto esattamente quello che trovate nell'articolo precedente sul 6/6/44.

I colleghi rotariani hanno ascoltato con interesse l'esposizione fatta da un italiano che non si presentava come esperto di cucina o di moda o ancor peggio con le stimmate del mafioso.

Assolvendo il mio inguaribile inglese con pesante accento italiano hanno dedicato a chi parlava molta attenzione. Ed alla fine del mio breve intervento hanno voluto dedicare al vostro redattore un lungo applauso. Ma io avevo parlato col cuore e non certo alla ricerca di un facile consenso rotariano fuori sede.

Ritornato al mio tavolo e' stata una processione di uomini e donne che venivano a congratularsi e citavano lontani parenti o conoscenti che avevano partecipato al D Day, sepolti nel cimitero di Colleville sur Mere, il cui ricordo riaffiorava per colpa di un italiano arrivato per qualche giorno da Washington DC.

La riunione del Club era iniziata con l'invocazione e la recita del 'Pledge of Allegiance', la dichiarazione di fedelta' alla bandiera americana. Una splendida giovane ha cantato 'America the beautiful' e tutti si sono uniti.

Il ricordo e' andato quando molti anni fa come presidente del R.C. Cassia Romana ho deciso che all'inizio dei nostri meeting dovevamo cantare l'Inno di Mameli e smetterla di fumare durante la cena.

Molti soci del Club si rivoltarono contro dicendo che l'inno era una perdita di tempo. Quanto al fumo era una questione personale.

Ritornato a casa di mio figlio ho iniziato le mie escursioni Internet sulle pagine dei giornali italiani.
Ho letto dell'ultimo scandalo del Mose di Venezia nel quale sono implicati tutti: politici, imprenditori, generali della Guardia di Finanza, magistrati.

Questo scandalo fa seguito a distanza di pochi giorni a quello dell'Expo 2015, reclamizzato evento internazionale considerato l'ennesima mangiatoia per i furbi italiani.

Massimo Giannini, vicedirettorre di Repubblica, ha sottolineato che questa Italia e' ormai avvitata in una bancarotta etica e morale. Etica per quanto riguarda i comportamenti pubblici. Morale per quanto si riferisce alla dimensione di ognuno di noi.

Nel giorno che celebra il sacrificio di centinaia di migliaia di giovani che hanno bloccato la follia omicida di Hitler non riesco a convincermi che la mia amata Italia sia avvitata in una spirale al basso avendo fatto strame di ideali, etica e morale. No, non ci posso credere.

PS:
Dice: tu vivi in America dove non ci sono corrotti e farabutti?
Risposta: Farabutti e delinquenti ce ne sono in quantita'. Solo che qui funziona il 'Law Enforcement' ovvero: l'applicazione della legge. Se ti beccano sei fottuto e non vai ai domiciliari.
In Italia vige la cultura del 'Tre Pater Ave Gloria' e poi si ricomincia a peccare alla grande.

Oscar
Rancho Palos Verdes  (Los Angeles)