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Obama accelera la svolta europea



Mattarella sulla Lancia Flaminia presidenziale insieme a Renzi

Guido Colomba

Obama guida la danza nella denuncia delle diseguaglianze sociali. L'Europa risponde con nuovi volti. Non solo giovani. Anche le parole al Parlamento in seduta plenaria del neopresidente Sergio Mattarella dimostrano che vi sono personalità in grado di raccogliere queste sfide. La finanza speculativa sta regredendo in uno scontro sociale senza precedenti con un cambio della guardia destinato ad incidere da subito sugli scenari geo-politici giunti a un punto di rottura. Lo sganciamento dall'euro del franco svizzero è il primo sintomo di questi cambiamenti. Proprio nel giorno dell'insediamento di Mattarella al Quirinale (con uno splendido cerimoniale da far invidiare Buckingham Palace), l'incontro odierno tra Renzi e Tsipras evita di rappresentare un "asse mediterraneo" poichè il concetto base, come ricorda lo stesso presidente Usa, è quello di dire basta "con i sacrifici imposti a tutti i cittadini" dei paesi debitori ma di cambiare la politica europea. Dall'austerity allo sviluppo accelerando il passo del cambiamento. Solo così si può uscire dallo spettro di una deflazione (gennaio -0,6%) che ricorda i terribili anni '30 del ventesimo secolo. Ecco perchè Atene lancia lo swap sul debito (322 miliardi di cui 40 dovuti all'Italia). Come ha spiegato il ministro greco Varoufakis (insegna economia negli Stati Uniti) Atene intende sostituire con nuovi bond, indicizzati alla crescita, gli attuali titoli di debito e poter così rimborsare i prestiti europei. Mentre il debito verso la Bce (pari a 26 miliardi) verrebbe rimpiazzato da "bond perpetui". Ed ha ripetuto che il governo greco non intende negoziare con la troika (Fmi, Bce e Commissione Ue). Junker, presidente della Commissione, sembra disponibile. Non così la Bce e la Germania. Sta di fatto che Angela Merkel vuole evitare un faccia a faccia con Tsipras prima del vertice europeo del 12 febbraio. Ma l'intesa non può mancare poichè la sua assenza costituirebbe, lo ha ripetuto anche il ministro delle finanze britannico, Osborne, "il più grave rischio per l'economia globale". I sintomi di una nuova bolla ci sono tutti. Non sono concessi nuovi errori. La creazione di moneta (60 miliardi di acquisti al mese da parte della Bce) costituisce uno strumento utilissimo, come ha dimostrato la Fed, se è sorretta da azioni dei governi europei tali da creare un indispensabile clima dei fiducia tra i cittadini. I mega surplus correnti della Germania (il trattato "six pack" vieta attivi superiori al 6% per tre anni di seguito) non aiutano la domanda mondiale. In Europa, come predica Krugman, è la carenza di domanda interna che alimenta la deflazione. L'Europarlamento è ora molto sensibile alla domanda di equità, scambiata per anti-politica, che viene dal basso. Mattarella, con il suo breve discorso, ha indicato di essere dalla parte dei cittadini e dei bisogni sociali.