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Ragazzo, spazzola !!!

 MILLENNIUM RAI3 MATTEO RENZI

"Ragazzo, spazzola!"
Questa frase faceva parte del lessico dei nostri nonni, assidui frequentatori di saloni e barberie. Quando un cliente facile di mancia era stato servito, l'ultimo atto di doveroso ossequio era l'invito rivolto al garzone perche' spazzolasse a dovere la giacca o il cappotto del sullodato che era titolato a dare la moneta al giovanetto.
La frase poi e' entrata nella vulgata per indicare una persona di giovane eta' ma di scarsa esperienza.
Essere un ragazzo spazzola  e' come attribuire una posizione castale infima a chi aspira invece a salire nella societa' e nella professione.
Matteo Renzi e' continuamente gratificato di offese che vanno dal 'Pittibimbo' al 'Premier spaccone' e via citando. Qualcuno insiste a chiamarlo 'ragazzo spazzola', facendo intendere che gli ordini li riceve dall'esterno.
Si dira' che la politica e' fatta anche di queste cose: il Presidente degli Stati Uniti e' raffigurato come un orango, definito musulmano, socialista e comunista. Hanno detto che sia lui che Michelle sono in effetti due omosessuali che hanno adottato due bambine. E la storia corre da tempo sui siti dei conservatori duri e impuri e dei destrorsi estremi basata sul fatto che, sostengono, dall'esame condotto su centinaia di foto risulterebbe che la moglie di Obama ha una muscolatura alle braccia da maschio.
Finora a Matteo Renzi e' andata abbastanza bene se si considera che uno come Romano Prodi non riuscira' piu' a scrollarsi di dosso la definizione di 'Mortadella', mentre il signor Berlusconi e' autorevolmente conosciuto in tutto il mondo come 'bunga-bunga' con grande vantaggio per l'immagine dell'Italia.
Il governo di Matteo Renzi ha superato l'anno di vita. Sembra che in fondo al tunnel si stia intravedendo un po' di luce.
Che strana questa Italia della crisi: nella settimana di carnevale le localita' montane erano esaurite e le piste strapiene di sciatori.
Renzi ha attuato da Premier la strategia e la tecnica del sindaco che gli ha consentito di fare di Firenze una citta' vivibile e di alto appeal internazionale.
Il capo del governo italiano ha stilato un programma  in campagna elettorale. Forse ha esagerato nei proclami, nei twitter e nelle battute da 'fagiolo' universitario.
Ma obiettivamente, non c'e' chi non riconosca che gran parte di quel programma e di quelle promesse le sta attuando, nonostante le lotte intestine nel suo partito. Quanto alle opposizioni fanno il loro mestiere.
Siamo sicuri che il Presidente non leggera' questa nota. Nel caso in cui lo facesse o qualcuno gliela segnalasse, vorremmo suggerirgli sommessamente di ricordarsi che la carica fa il monaco. E che essere a capo del governo di un grande paese come l'Italia presuppone un cambio di stile rispetto alle gigionate fiorentine alle quali era abituato.
Papa Francesco ha rifiutato i mocassini di Prada e la croce d'oro. Ma, anche se si tratta di un personaggio pieno di umanita' e di calore, non possiamo pretendere che vada in giro in calzoncini e maglietta.
Insomma: signor Renzi ricordi ogni tanto che Lei rappresenta un grande e favoloso Paese chiamato Italia. Una nazione che e' stata vilipesa da venti anni di una subcultura televisiva gestita da manipoli di cialtroni. Oggi gli italiani, quelli veri, seri e onesti che sono la maggioranza, vogliono risalire nella stima di tutti gli altri osservatori internazionali. Moda e cucina non sono piu' sufficienti. Anche perche' noi italiani siamo molto altro.
Buon lavoro da Washington DC per i prossimi anni sino al 2018.
Con molta stima da un ex consigliere comunale a Palazzo Vecchio.
Oscar Bartoli