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La controversia riguardo la giurisdizione sul caso dei due Maro'



 

Sulla questione dei due Maro' abbiamo chiesto un parere al prof. Stefano Costanzi editor in chief del

 Questa e' la risposta che ci ha inviato a Bangalore, India nella notte.


"Come è noto, nel febbraio del 2012, Massimiliano Latorre e Salvarore Girone, due fucilieri della Brigata San Marco della Marina italiana, erano in servizio antipirateria a bordo della petroliera battente bandiera italiana Enrica Lexie. Per un presunto incidente avvenuto la notte del 15 febbraio, mentre la petroliera era in navigazione in acque internazionali al largo del Kerala, i due fucilieri sono tuttora invischiati in una vicenda giudiziaria senza fine, che li vede accusati dall'India di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati.

L’Italia sostiene fermamente di avere la giurisdizione sul caso, visto che i presunti fatti si sono svolti in acque internazionali – cioè oltre 12 miglia nautiche dalla costa indiana – a bordo di una nave battente bandiera italiana. Al contrario, l’India sostiene che la giurisdizione spetti ad essa, su basi non chiare.

Lo scorso 26 giugno, come annunciato da un comunicato stampa della Farnesina, il Governo italiano è ricorso all’arbitrato internazionale previsto dall’allegato VII della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare – nota con l’acronimo inglese UNCLOS – per dirimere la controversia riguardo la competenza sul giudizio dei due fucilieri. In seguito alla protratta negoziazione diretta con l’India, vista la situazione di impasse venutasi a creare tra i due Paesi, il ricorso all’arbitrato internazionale da parte dell’Italia appare più che giustificato.

In quanto Stato firmatario della Convenzione, ed in pieno rispetto di quanto da essa previsto, l’India ha accettato l’arbitrato internazionale richiesto dall’Italia, ribadendo tuttavia la propria posizione. La decisione è stata comunicata il 13 luglio scorso da un rappresentante del Governo indiano nel corso di un’udienza della Corte Suprema indiana.

Il giudizio sulla giurisdizione, a questo punto, verrà espresso da un tribunale arbitrale internazionale composto da cinque arbitri, due dei quali scelti unilateralmente dai ciascuno due Paesi in causa, gli altri tre scelti di comune accordo dai due Paesi. Essendo l’assegnazione della giurisdizione rimessa ad un organo giudicante terzo, la controversia sarà quindi risolta nel pieno rispetto delle norme del diritto internazionale.

Il processo arbitrale, come spiegato a Brindisi Report dalla Prof. Del Vecchio, docente di Diritto Internazionale all'Università Luiss di Roma, può essere molto lungo, potendo durare anche due anni. Tuttavia, come annunciato dalla Farnesina, “l’Italia chiederà immediatamente l’applicazione di misure che consentano la permanenza di Latorre in Italia – dove attualmente si trova con un permesso ottenuto per motivi di salute, NdR – e il rientro in Patria di Girone nelle more dell’iter della procedura arbitrale”."

Stefano Costanzi
Washington DC