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Ma che succede a Washington?


La capitale degli Stati Uniti e' una cosa strana. La sua popolazione che supera di poco le seiceentomila unita' e' composta per il 75 % di African Americans con inestricabili problemi di poverta', droga, alcool, espulsione dal circuito scolastico. Tutti problemi che il presidente Obama ha piu' volte nei suoi discorsi stigmatizzato, ma che restano, purtroppo, l'aspetto nodale di questa tragica incapacita' di una nazione di 307 milioni di abitanti di convivere con culture e realta' sociali che troppo spesso confliggono.
Dall'inizio dell'anno nel Distretto di Columbia si sono registrati 97 omicidi con un'impennata del 30% rispetto al 2014.
Il capo della polizia di Washington DC e' una donna, Cathy L. Lanier, una tipa molto efficiente che cerca di gestire il tutto caratterizzato da mancanza di risorse umane e finanziarie, auto vecchie e continua richiesta della gente di avere una maggiore e migliore presenza degli agenti nella propria area.
Il sindaco di questa strana capitale federale, divisa in due tra la cerchia che abbraccia i quartieri della politica e le aree marginali di degrado, e' anche lei una donna, Muriel E. Bowser. Recatasi sui luoghi degli ultimi tre omicidi ha detto che e' insopportabile questa proliferazione delle armi che sta saturando le strade di Washington e finisce spesso nella mani di bambini e adolescenti.
Ma vai a raccontarlo ai milioni di americani che fanno appello al secondo emendamento della Costituzione che consente di armarsi per difendere se stessi e la nazione, arricchendo le tasche dei produttori di armi organizzati splendidamente dalla NRA, National Rifle Association.