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Il mio Nazzareno

Galileo ( Leo) Bartoli mio nonno paterno.

Scrittore, musicista, attor giovane con la Duse e Zacconi, pittore, mancato seminarista, inseguito dalle donne.

Una tradizione familiare artistica quella dei Bartoli in linea con quel Zanobi Bartoli, padre di Leo, attore, garibaldino, massone e interprete per piu' di venti anni della maschera fiorentina Stenterello che, a differenza dei Pulcinella e Arlecchino, si scagliava contro gli stati stranieri che impedivano direttamente o indirettamente, l'avverarsi del sogno dell'Unita' d'Italia.

Leo Bartoli negli anni Venti scrisse un dramma, "Il Nazzareno" ispirato alla Crocefissione del Cristo.

Lo spettacolo teatrale venne rappresentato al Teatro Verdi di Firenze addirittura con cavalli e animali in scena. Le gazzette dell'epoca riportano un grande successo del Cavalier Leo Bartoli che interpreto' la parte di Gesu' Cristo.

Migliaia gli spettatori. Sembra che l'amministratore della compagnia sia scappato con la cassa, lasciando Leo Bartoli in una tremenda situazione, di cui a farne le spese furono ovviamente la moglie Emma e i figli Lea, Sergio e Clio.

A conferma del fatto che i Bartoli di Firenze hanno grandi talenti artistici ma sono da generazioni incapaci di fare soldi.

Buona Pasqua ai nostri carissimi Lettori.
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Leo Bartoli nelle foto di scena del suo Nazzareno.