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Assolutismo e mancanza di libertà



Elisa Conti (MICRI 7)
Potrebbe Thomas Hobbes essere considerato il padre dello statalismo moderno?
Uno dei punti cardine della teoria del filosofo britannico è il Leviatano, questa figura che raggruppa all’interno di sé stesso il significato di assolutismo e mancanza di libertà.
Hobbes sostiene che tutti i cittadini sono disposti a rinunciare ad una parte della libertà personale in cambio di sicurezza, per paura quindi della morte creata dal caos sarebbero disposti anche ad accettare un monarca assoluto. Il contrattualismo, concepito come elemento necessario per la vita della società civile, viene contrapposto all’idea di “homo homini lupus”.
È tutt’ora così? È valida l’idea secondo cui la politica può portare la pace rispetto allo stato naturale e allo stesso tempo acquisire il potere?

Oggi al servizio dei politici non vi è più solo il “word of mouth”, infatti si sono moltiplicati i media che permettono di trasmettere le proprie idee. Web 2.0, blog, account Facebook e Twitter sono ormai stati legittimati ad essere mezzi ufficiali per la diffusione delle notizie. 140 caratteri sono sufficienti per spiegare la propria opinione, per decretare l’esito di un incontro, ma soprattutto per dirigere le opinioni della propria audience.
Pochi caratteri che, apparentemente senza filtri, raggiungono direttamente l’elettorato.
Dalle ultime elezioni americane è diventato palese il concetto secondo cui è fondamentale essere notiziabile, non per forza secondo i canoni tradizionali. Importa solo che la propria frase, idea o esclamazione, anche se non confermata o falsa, venga pubblicata da tv, radio e giornali ma soprattutto che crei un tam tam sui social media, tale per cui raggiunge tutto l’elettorato.
Il caos crea consenso.
Esclamare su Twitter che 122 prigionieri di Guantanámo si sono uniti all’Isis, e addossarne la colpa sul precedente presidente degli Stati Uniti, genera un senso di panico nei cittadini.
Non sentirsi sicuri porta a chiudersi verso le idee altrui e a cercare un leader forte che si erga a difensore della patria. Viene poi deciso di proteggere il territorio alzando i muri contro l’invasione messicana e scelto di difendere l’economia scardinando i trattati di libero scambio su entrambe le coste oceaniche contro l’invasione dei prodotti non Made in Usa.
Tutte queste frasi dette sull’onda del sentimento, sono studiate per cercare di catturare quel senso di insicurezza che striscia e si insinua nella popolazione.

Il 20 marzo, è stata decisa la data per l’inizio dei negoziati riguardo alla Brexit: il 29 del mese corrente. Come si può utilizzare questa informazione per dirigere i consensi elettorali?
Si può scrivere che potrebbe crollare l’economia, che l’Unione Europea è in pericolo, oppure si può semplicemente non dire.
Uno dei telegiornali nazionali più guardati in Italia, il Tg delle 20 su canale 5, ha aperto lo speciale iniziale con la notizia per cui una statistica ha classificato il nostro paese 48° per grado di felicità della popolazione. Come seconda notizia ha spiegato che invece siamo ai primi posti delle classifiche per la salute, grazie alla nostra dieta mediterranea e all’olio d’oliva. Brexit relegata nel marasma di tutte le altre notizie di politica estera abbozzate qua e la.
Avere un interlocutore non informato permette di poter far leva sulle due principali emozioni dell’uomo: eros e thanatos. Queste costituiscono il sentimento più profondo che si trasferisce anche dal singolo alla collettività, la cosiddetta pancia.

Il Leviatano di Hobbes è il simbolo dello Stato le cui membra sono composte dai cittadini-sudditi.
Oggi, quindi, lo Stato deve essere guidato da politici, che facendo leva sulle stesse paure identificate da Hobbes, diventano demagoghi, ovvero abili comunicatori in grado di catturare la pancia della popolazione.