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Il cavallo e il cervo. Auguri Italia !


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"Il cavallo era convinto di essere il padrone del mondo. Poteva andare dove voleva e soprattutto aveva a disposizione tanta erba dolce con la quale riempirsi lo stomaco.

Ma c'era un problema: il cervo aveva scoperto la bontà di quella erbetta e passava le giornate a brucarla facendo arrabbiare il potente cavallo che non sopportava quella coabitazione.

Il cavallo allora, dato che si considerava molto più intelligente di tutti gli altri animali, dopo averci riflettuto un poco decise di chiedere aiuto all'animale per eccellenza e cioè all'uomo.

Chiese udienza e l'uomo ascoltò con attenzione quanto il giovane e gagliardo cavallo andava esponendo.

Ogni tanto sottolineava con opportuni cenni del capo che condivideva la preoccupazione del cavallo per la insistente presenza del cervo sui suoi prati.

Quando il cavallo ebbe finito di illustrare le proprie angosce l'uomo parlò e disse al cavallo:

"Condivido in pieno quello che stai dicendo. Visto che chiedi il mio aiuto è necessario che approvi la mia strategia."

Il cavallo assenti' e l'uomo mise nella sua bocca un ferro che era collegato a delle liste di cuoio. Poi sulla schiena gli mise una sella dotata di staffe.

L'uomo con un balzo saltò in groppa al cavallo ed iniziarono una perlustrazione della prateria prendendo a calci e intimorendo il cervo con mogli, figli, parenti stretti e lontani.

Grande fu la soddisfazione del cavallo per questa straordinaria vittoria sul cervo.

Si rivolse all'uomo che lo stava cavalcando e gli disse: "Bene, avevi proprio ragione, c'è l'abbiamo fatta. Adesso però levami questa cosa dalla bocca e scendi dalla mia groppa."

"Ed è qui che ti sbagli", disse l'uomo.

"Io non scendo e d'ora in avanti tu farai quello che io ti diro' di fare."
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Questo rifacimento di una delle favole di Esopo, 2600 anni fa, ci è venuto in mente considerando quanta voglia dell'uomo giusto al posto giusto serpeggia ormai nelle democrazie occidentali.

La democrazia è una forma di governo molto fragile e può essere insidiata da un intervento dall'esterno (Marcia su Roma) o dall'interno, quando la gente è pronta a farsi mettere il ferro in bocca e la sella addosso pur di non sprecare energie per cercare di ricompattare la società, polarizzata in scontri perpetui tra le diverse fazioni politiche.

4 marzo tanti auguri Italia.

Qui in America c'è già qualcuno che tenta di metterci il morso in bocca ed il basto sulla schiena.

Oscar___________________________________________

Per il tuo inarrivabile Blog

Caro Oscar,
nelle mitologie nordiche il cervo era considerato simbolo solare, con i palchi delle corna raggiati che si rinnovano ogni 12 mesi.
Anche il cavallo è animale associato al Sole, ma in modalità subalterna, ad es. tirando il carro solare per i cieli.
Quindi il cervo è libero ed il cavallo no, come nella favola di Esopo che hai citato ! L' inclusione simbolica nei miti di fondazione della civiltà europea preistorica colloca il cervo ed il cavallo nell'ambito del divino.
Oggi, pur avendo perso questi lontanissimi simboli e significati, le corna del cervo fanno ancora capolino sull' etichetta della bottiglia dell'amaro digestivo tedesco Jägermeister
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        jagermeisterChissà se dovremo berne qualche abbondante cicchetto, per digerire dopo le elezioni in Italia del 4 Marzo, dato che i cavalli di razza scarseggiano e branchi di ronzinacci allignano nelle fila dei politici in corsa per la governance del Bel Paese ! Come sempre, l'augurio è VINCANO I MIGLIORI, quelli che rispettano e praticano il sacro trinomio illuminista: Liberté, Egalité, Fraternité.
Dario Seglie, Italy
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Interessante. Peccato un GRAVE errore di grammatica. Povero italiano...
Margherita Serafini
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Bella la favola del cavallo.  Gli Italiani la morsa in bocca ce la hanno da almeno 50 anni. E nessuno approfondisce, per capire..., nessuno vuol sapere... La società ital. sta su una nuovola, che si chiama Surrealtà !  Intanto i depressi sono 2,6 milioni !
Ulrico Reali
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